Il settore bancario è sottoposto a pressioni e sfide dirompenti.
L’ascesa delle Fintech ha contribuito alla proliferazione di attori di nuova natura, operanti nel mercato finanziario. Gli istituti bancari tradizionali stanno “subendo” la trasformazione, trovandosi costretti a fronteggiare una delle sfide più complesse della storia della finanza moderna e a fare leva sui propri punti di forza per rimanere sul mercato ed essere competitivi.
La situazione è molto complessa. Nei prossimi tre anni, secondo i dati comunicati da FABI, si prevede la chiusura di 3mila sportelli bancari in Italia, senza dimenticare che cresce rapidamente la domanda di servizi innovativi da parte dei consumatori: gli utenti sono sempre più attratti dalla possibilità di fare acquisti con un semplice tocco sullo schermo dello smartphone e poco importa chi offrirà loro questa opportunità, perché oggi, grazie all’entrata in vigore della PSD2 è possibile collegare applicazioni di instant e mobile payment direttamente al conto corrente.
Il settore bancario ha bisogno di una rivoluzione. Rivoluzione che, fortunatamente, potrebbe essere proprio dietro l’angolo.
Uno sconvolgimento demografico, economico, tecnologico, sociologico
Ancora oggi il settore bancario è al centro dell’universo dei consumatori. Esso rafforza e rende possibile ogni aspetto della loro vita: dalla spesa quotidiana all’acquisto della prima casa, fino al risparmio pensionistico. Le banche svolgono infatti un ruolo centrale e privilegiato nella società, ma devono essere in grado di affrontare nuove sfide politiche ed economiche globali.
La tecnologia sta cambiando le aspettative dei consumatori e condiziona pesantemente la strategia delle banche, che si trovano di fronte alla sfida di trasformarsi: da una parte in hub capaci di offrire un’esperienza omogenea e diventare un punto di contatto univoco per i clienti, che potranno così accedere a ciascun aspetto della propria vita finanziaria (e non solo) da un’unica interfaccia; dall’altra, di stimolare il mondo Fintech verso la ricerca e lo sviluppo di soluzioni sempre più efficaci, in un’ottica di collaborazione.
Per raggiungere questo obiettivo, le banche hanno bisogno di partner qualificati in grado di identificare questi cambiamenti e aiutarli a definire le loro strategie future.
Mark Aldred, Head of Sales, @Efma Channels e Customer Experience Forum 2018:
La parola chiave è #NextGenBank : moduli software innovativi e flessibili, da scegliere ed implementare sinergicamente per offrire alle banche la libertà di costruire oggi il modello di banca del futuro
Abbattiamo le barriere tecnologiche
Ogni banca è diversa, ogni banca ha sfide (e clienti) diversi. Per la banca, aggiornare di continuo le soluzioni a supporto del business è una strategia che da sola non funzionerebbe.
Piuttosto, sempre più banche optano per l’acquisizione di startup Fintech (o per la collaborazione con esse) al fine di integrare i propri servizi tradizionali con servizi digitali avanzati, concepiti con un approccio incentrato sul cliente e sempre accessibili, a differenza di quelli sviluppati dagli istituti tradizionali. In questo modo, la banca stessa si trasforma in una piattaforma erogatrice di servizi Fintech.
I due settori – banca tradizionale e Fintech – così si troveranno ad essere alleati e le partnership che nasceranno porteranno con sé le logiche win-win: da una parte, le banche potranno offrire immediatezza e dinamicità ai propri clienti, dall’altra le società Fintech, che per natura hanno una carenza di risorse e capacità gestionali, troveranno nuova linfa negli istituti bancari.
Libertà di scelta
La risposta a questa nuova sfida è data molto spesso dalla flessibilità: una piattaforma modulare, infatti, offre alla banca gli strumenti adatti per plasmare e modellare il business che desidera; è essenziale per aiutarla a costruire il concetto ideale di banca che renderà soddisfatti i clienti. Se le banche vogliono essere in grado di adattarsi alle tendenze e alle sfide future, hanno bisogno di soluzioni orientate al business, strumenti che possano aiutarle a definire e sostenere le loro strategie, senza tuttavia trascurare il cliente.
La tecnologia alla base delle banche può migliorare in maniera sostanziale il nostro modo di accedere ai servizi finanziari. Nessun altro settore di mercato si è sviluppato così rapidamente e si è diversificato così tanto da tenere il passo con le mutevoli richieste e aspettative dei clienti, come questo. Ma le soluzioni che le banche utilizzano non sempre sono all’altezza di questa situazione.
L’accesso ai servizi finanziari e le opzioni di scelta messe a disposizione dei clienti rappresentano due aspetti fondamentali. Il settore ha la responsabilità di offrire a tutti i clienti totale libertà di scelta di accesso ai servizi indipendentemente dalla modalità con cui preferiscono farlo, dalla loro localizzazione o dalle loro capacità finanziarie. La tecnologia esiste per migliorare le potenzialità, non per ridurre le possibilità di scelta e le opportunità, e le banche devono essere in grado di fare leva su soluzioni che le agevolino nell’acquisizione di tali possibilità in modo, poi, da poterle condividere con i propri clienti e fargliene fruire.
Costruiamo la #NEXTGENBANK ora
Le banche dispongono di un enorme potenziale, ma nella fretta di abbattere i costi e competere con le neo-banche, rischiano di adottare strategie che si rivelano poi essere inefficaci o inutili – come ad esempio chiudere le filiali. Invece, ciò di cui esse hanno realmente bisogno è una strategia omnicanale, in grado di offrire ai clienti un’esperienza senza soluzione di continuità..
In Auriga, già 25 anni fa, abbiamo avuto la lungimiranza di mettere sul mercato soluzioni che hanno contribuito a dare vita al settore bancario odierno. Auriga è da sempre impegnata nella rivoluzione digitale per le banche, dal canale self-service alle soluzioni di online e mobile banking, coprendo tutti i canali digitali e le nuove tendenze verso la trasformazione delle filiali. Oggi supportiamo tutti i canali, siano essi gestiti dal personale della banca o direttamente dai clienti, oltre a fornire l’infrastruttura per governare la crescente quantità di dati a disposizione degli istituti, che cambieranno sempre di più il mercato.
Le banche, ormai, non hanno scuse per non costruire oggi la filiale del futuro. Gli strumenti ci sono, e la domanda pure. È giunto il momento di costruire la #NEXTGENBANK.