Dall’ultimo rapporto CERVED (2018) in Italia risultano 148 mila piccole e medie imprese, su un totale di 348.492 imprese. Parliamo di un bacino di aziende strategiche per l’intero sistema economico italiano. Per questo motivo è importante chiedersi e capire il ruolo che il contante e la filiale bancaria hanno ancora per queste realtà.
Dal Rapporto Banche del Futuro di Ambrosetti risulta infatti che le imprese italiane sono fortemente dipendenti dal finanziamento attraverso il canale bancario – fenomeno che viene denominato “bancocentrismo”. Dallo stesso rapporto emerge anche che il Bel Paese si contraddistingue per un presidio ancora molto elevato del territorio, con 4,5 sportelli bancari ogni 10.000 abitanti (quinto Paese dell’UE-27), per un totale di oltre 27.400 sportelli.
L’accesso al contante e alle filiali è quindi un elemento fondamentale per permettere la crescita delle piccole imprese, per tre motivi principali: la domanda di contante da parte dei consumatori, i costi associati al pagamento con carta e i servizi a valore che le filiali possono offrire per contribuire allo sviluppo delle aziende.
Tuttavia, i fattori che portano un’azienda a preferire una banca anziché un’altra sono sempre più variegati – dalle condizioni economiche all’offerta di nuovi servizi – rendendo sempre più difficile il processo di fidelizzazione banca/impresa, a causa della sempre meno frequente interazione delle aziende.
Ad alimentare la sfida competitiva che caratterizza lo scenario bancario, vi è anche l’incombere degli attori “non tradizionali” -quali Fintech che già operano su più segmenti dell’industria bancaria e che forniscono servizi con benefici quantificabili per il cliente (customer centricity – il cliente al centro) che sono abilitati dall’uso intelligente dei dati (tecnologia come abilitatore).
Analizziamo il perché l’accesso al contante e alle filiali è così importante per le piccole imprese
La domanda di contanti da parte del consumatore
Molti consumatori preferiscono ancora pagare in contanti: pensiamo per esempio alle persone meno abbienti per le quali è più facile rientrare nel budget usando i contanti, o ai commercianti che spesso ricevono pagamenti in contanti e a coloro che non hanno un conto bancario. In Italia questo avviene ancora molto frequentemente: dal Rapporto Cashless Revolution di The European House Ambrosetti emerge che l’Italia è al 23° posto nella classifica europea realizzata tramite il Cashless Society Index che monitora il grado di digitalizzazione dell’economia e dei pagamenti sulla base di 16 indicatori.
Sebbene ci sia stata in Italia una crescita costante del numero di POS installati, una sempre maggiore diffusione di carte contactless e un’espansione dei canali mobile – elementi che hanno contribuito ad accrescere il numero di transazioni elettroniche – l’utilizzo del contante è tutt’altro che in decrescita (il valore dei prelievi è salito, segnando il più alto tasso di crescita tra i grandi Paesi Europa). E questo le piccole imprese lo sanno! Proprio per questo motivo la banca, come provider di servizi corporate, dovrebbe facilitare sia la gestione degli affari dei piccoli imprenditori, che l’interazione degli stessi con i propri clienti e fornitori.
I costi che comportano l’accettazione e l’elaborazione del pagamento con carta
Un’altra ragione per la quale l’accesso al contante è molto importante per sostenere e aiutare a crescere le piccole imprese, come ad esempio le edicole e i piccoli rivenditori, è il fatto che le infrastrutture che permettono il pagamento con carta possono essere costose.
Accettare pagamenti con carta significa contabilizzare addebiti applicabili in percentuale in base all’importo della transazione eseguita. Ciò va ad aggiungersi a ulteriori costi (manutenzione hardware, installazione POS, comodato d’uso etc.) che vanno a ridurre ulteriormente i margini di profitto. Pertanto, spesso il denaro contante può essere la soluzione più economica.
Il supporto che necessitano le PMI per crescere
Inoltre, le filiali bancarie sono di vitale importanza per le piccole imprese, dato che forniscono a queste ultime l’accesso a una varietà di servizi, dai depositi al prestito e persino alla consulenza finanziaria. La possibilità di accedere a questi servizi è per molte piccole aziende strategico per lo sviluppo del business ma oggi si scontra con alcune criticità, tra cui la riduzione del numero di filiali oggi attuata da alcune banche e il vincolo di usufruire di questi servizi solo in orari di apertura della filiale, cosa che spesso non è compatibile con l’attività dell’azienda.
Quindi, cosa si può fare e come può aiutare la tecnologia?
Sfida: Connessione e banking online possono riscontrare difficoltà d’accesso nelle aree rurali
Soluzioni: Tecnologie bancarie nelle filiali
Nonostante il crescente utilizzo dei canali digitali (secondo il rapporto Ambrosetti la quota di utenti che ricorre ad Internet o al mobile banking ha raggiunto nel 2017 il 62% del totale della clientela, rispetto al 43% del 2012), le piccole imprese situate in aree rurali o remote sono più soggette a cali di tensione, perdita di segnale o di connessione. Questo potrebbe causare regolari difficoltà di elaborazione dei pagamenti non in contante e di accesso ai servizi online della banca.
Perciò, l’accesso alle filiali è molto importante per le imprese, soprattutto per quelle situate in aree rurali. L’introduzione di tecnologie come il video banking all’esterno delle filiali, con il quale i clienti hanno accesso a uno sportello 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, è stato già un successo in Portogallo per la banca Millennium BCP, dato che permette alla banca di continuare a servire i suoi clienti anche dopo l’orario di chiusura in modo efficace e a basso costo.
Nuove soluzioni software di Auriga stanno facilitando le banche nel fornire soluzioni in grado di soddisfare le esigenze dei clienti e migliorare l’accesso ai servizi di cui necessitano le piccole imprese, specialmente nelle aree rurali o remote.
Sfida: Il costo di gestione dei bancomat può essere alto per le banche
Soluzione: White Label ATMs
L’utilizzo del bancomat può essere costoso, ma un altro grande trend è quello relativo al cambio di proprietà degli asset. Ci aspettiamo che più banche si affidino ad operatori terzi, specializzati nella fornitura e nella gestione degli ATM/ ASD (Assisted Self-service Device), con una conseguente riduzione dei costi di gestione e di manutenzione di queste tecnologie. Per prepararsi a questo le banche dovrebbero cominciare a considerare l’adozione di software multivendor basati sul cloud.
Sfida: Il costo di gestione delle filiali porta alla riduzione degli sportelli bancari
Soluzione: Business Banking Hub
Abbiamo certamente assistito negli ultimi tempi ad una contrazione delle filiali dovuta principalmente ai costi delle infrastrutture. Tuttavia, secondo i dati di Capgemini (World Retail Banking Report 2018) la domanda di sportelli bancari continuerà a esserci – il 60,1% dei clienti ha classificato le filiali bancarie come importanti. Questo porta molte banche a considerare nuovi modelli di filiale per cominciare a condividere i costi infrastrutturali.
Un trend che ha già cominciato a prendere piede all’estero (parliamo di i banking hub, ad esempio quelli gestiti da NatWest, Lloyds e Barclays, che offrono modi innovativi per affrontare il problema ): la coabitazione di diversi brand all’interno di un unico hub dedicato ai servizi finanziari, anziché la creazione di tante filiali diverse di cui ciascun istituto è l’esclusivo proprietario. Questo porta a ridurre i costi di possesso delle sedi e aumenta invece il focus sulla customer experience.
Considerato quindi che la filiale di per sé non sarà più l’unico fattore decisivo per la fidelizzazione del cliente, le banche dovranno investire in software innovativi e in sistemi self-service che le aiutino a differenziarsi.
La tecnologia bancaria ha un ruolo chiave
Da questa analisi emerge chiaramente la pressione a cui sono sottoposte le piccole imprese. Ma la tecnologia può oggi essere un alleato per gli istituti bancari che vogliono raggiungere queste realtà e garantire loro una continuità di consulenza e offerta di servizi per sviluppare il business. Innovazioni come il video banking, il bancomat in modalità white label e i Business Banking hub sono esempi di come le soluzioni tecnologiche possono avere un ruolo chiave nello sviluppo delle piccole imprese.